Metro regionale Sfmr, accordo Regione-Net Engineering. Dopo 18 anni

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Era da 18 anni il nodo (o l’alibi, a seconda dei punti di vista) che teneva bloccati i cantieri del Sfmr, il famigerato Servizio ferroviario metropolitano regionale del Veneto. La “metropolitana regionale” che nei piani della Regione dovrebbe unire piccole stazioni e capoluoghi in modo cadenzato e veloce, ma che è nel libro dei sogni da troppo tempo. La battaglia legale fra Regione Veneto e la società Net Engineering di Monselice (Padova) durava da quasi vent’anni: la società vantava la corresponsione di 80 milioni di euro per prestazioni professionali, pari al 10 per cento degli 800 milioni di euro del valore dell’intero progetto.

L’accordo siglato fra le parti nei giorni scorsi e approvato dalla giunta regionale prevede il saldo del lodo arbitrale per 6,4 milioni di euro (a fronte dei 40 inizialmente richiesti), già approvato con la legge di variazione del bilancio 2016 e liquidabile entro la fine dell’anno, e lo stanziamento, nella legge di stabilità del prossimo esercizio, di 22 milioni per pagare gli adeguamenti progettuali necessari per proseguire i cantieri del Sfmr e per le opere complementari.

La società rinuncia a ogni indennizzo o risarcimento, a fronte dal saldo parziale del ‘lodo’ da parte della Regione Veneto e dell’affidamento di incarichi professionali nel triennio per completare, con ulteriori progettazioni, i lavori necessari alla realizzazione della rete metropolitana nel quadrilatero Padova- Castelfranco-Treviso-Venezia.

Il 1 dicembre 2016 la Commissione Bilancio del Consiglio veneto ha dato unanime via libera all’emendamento al collegato alla legge di stabilità, presentato dal vicepresidente Gianluca Forcolin, che stanzia 28,5 milioni (nel triennio 2017-2019) per la progettazione di interventi infrastrutturali relativi al Sfmr. Interventi che, in base all’accordo risolutivo sottoscritto tra le parti, saranno condotti dai progettisti di Net Engineering.

 

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