Referendum, Ravagnan (Confindustria Pd): avanti con le riforme

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Avanti con le riforme, anche dopo lo stop al governo Renzi arrivato dal No del referendum costituzionale. È il messaggio del vice presidente di Confindustria Padova Mario Ravagnan, che arriva dopo dichiarazioni dello stesso tenore del presidente regionale dell’organizzazione, Roberto Zuccato. «Qualunque fosse stato l’esito del referendum, il compito dell’Italia non sarebbe cambiato di una virgola: lo pensavo ieri e, a maggior ragione lo penso oggi, dopo il responso delle urne» afferma Ravagnan.

«La direzione di marcia non può che essere quella di proseguire nella ricerca delle risposte giuste ai cambiamenti in atto e su cui l’Italia è da anni in ritardo – prosegue –: crescita e debito, investimenti, questione industriale e condizioni per l’attività d’impresa. Lo sforzo di rendere il nostro ambiente economico più favorevole all’attività d’impresa dovrà continuare. Solo così si potrà dissipare l’incertezza che condiziona gli investimenti e frena la crescita e dare risposte ai nuovi bisogni e alle disuguaglianze che hanno avuto espressione anche nel voto di domenica».

«Le nostre imprese sono impegnate pancia a terra per competere sui mercati internazionali – aggiunge Ravagnan – e hanno bisogno di certezze e punti di riferimento. Per questo chiediamo alle forze politiche grande responsabilità, a tutti i livelli, per dissipare i rischi di incertezza e instabilità, e una visione forte per il futuro del Paese, che guardi all’Europa e ai grandi cambiamenti economici e sociali a livello globale. Ci sono impegni e scadenze da rispettare, a cominciare dall’approvazione del Ddl di Bilancio senza stravolgerne l’impianto e dando continuità ad alcuni provvedimenti attesi, in particolare al Piano Industria 4.0 per far ripartire gli investimenti e la produttività. Questa è l’ultima chiamata per il manifatturiero che è vitale per il nostro territorio, per il Paese e per la crescita che resta deludente».

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