Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro, 1.800 progetti a Padova

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Il Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro ha destinato da giugno 2015 a novembre 2016, a Padova, 3,4 milioni di euro a 552 borse lavoro, 853 voucher, 54 corsi di formazione, 69 doti lavoro, 5 progetti di pubblica utilità e 338 altri progetti di inserimento lavorativo per un totale di 1.871 progetti di lavoro avviati. Una boccata d’ossigeno per migliaia di persone, alle quali sono state offerte nuove opportunità lavorative insieme alla possibilità di ritrovare fiducia in se stesse e guardare così al futuro con maggiore serenità.

Il Fondo nasce dall’iniziativa di Fondazione Cariparo, della Diocesi e della Camera di commercio di Padova e di Comune e Provincia di Padova. In queste settimane sono diverse le iniziative in fase di avvio: fra queste il Protocollo d’Intesa tra Fondazione Cariparo e Regione Veneto, che consentirà a circa 1.200 over 50 delle province di Padova e Rovigo di partecipare ad attività funzionali all’inserimento lavorativo e di svolgere tirocini nei comuni del territorio, dove i partecipanti potranno svolgere lavori di utilità sociale con la prospettiva di assunzione.

Disoccupati raddoppiati a Padova in 6 anni

L’emergenza lavoro nel padovano è cresciuta negli anni tanto che dai 18mila disoccupati del 2009 la quota si è praticamente raddoppiata passando ai 39mila nel 2015, il valore più alto registrato l’anno scorso nelle sette province del Veneto (fonte: Istat).

Tra gli elementi alla base del successo del Fondo, nato nel 2009 su input della Fondazione Cariparo, la stretta collaborazione tra gli enti partner. In primis la Fondazione stessa, che da giugno 2015 a novembre 2016 ha messo a disposizione tra Padova e Rovigo 5 milioni di euro, a cui si sono aggiunti, nel padovano, 350.000 euro dalla Diocesi di Padova, 160.000 euro dalla Camera di Commercio di Padova e 250.000 euro dal Comune di Padova, mentre la Provincia di Padova ha partecipato attraverso i propri Centri per l’Impiego sostenendo i costi del personale dedicato.

Un compito fondamentale è quello affidato ai 70 volontari della Caritas di Padova, persone appositamente formate che impegnano tempo, energia e competenze nell’accogliere, ascoltare e orientare i richiedenti. In questo modo svolgono un ruolo prezioso nel dare anima e continuità al Fondo e contribuiscono a rafforzare una rete di comunicazione e collaborazione con il territorio, con i servizi sociali dei comuni e con le parrocchie.

Il vescovo di Padova ringrazia i volontari

E in occasione dell’incontro dei giorni scorsi con i volontari e i rappresentanti delle varie istituzioni coinvolte, il vescovo di Padova Claudio Cipolla, ha sottolineato come «l’esperienza del Fondo Straordinario di Solidarietà sia un’occasione di “benedire”, nel senso di dire bene, di parlare bene della nostra comunità, della nostra città, valorizzando una storia, un patrimonio, una tradizione e una disposizione alla solidarietà. Ma rappresenta anche una possibilità per superare le nostre insicurezze e paure e contrastarle con esperienze positive che fanno crescere fiducia anche verso chi ci fa paura». Ringraziando i numerosi volontari presenti, vero volto del Fondo, per la capacità «di farsi portatori delle esigenze di chi lamenta la propria povertà» il vescovo li ha sollecitati a perseverare nel delicato e prezioso compito di «dare voce al sussurro dei più fragili e portarlo all’attenzione di tutti».

È anche grazie a loro e ai volontari delle Caritas di Adria-Rovigo e Chioggia che il Fondo, dalla sua nascita ad oggi, è riuscito ad intercettare e aiutare 11.600 disoccupati delle province di Padova e Rovigo, con un impegno complessivo degli enti partner di oltre 38 milioni di euro.

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