Export, il Veneto respira: +0,7% da gennaio a settembre 2016

Nei primi nove mesi del 2016 il Veneto ha accresciuto le sue esportazioni dello 0,7%. I dati dell’Istat diffusi il 12 dicembre mostrano un export regionale che torna in positivo dopo che il secondo trimestre dell’anno era segnato dalla stagnazione: infatti il magro +0,3% dei primi tre mesi dell’anno era stato confermato nell’identico dato del periodo gennaio-giugno 2016.

l’export del Veneto si colloca dunque al settimo posto fra le regioni con performance in positivo in questo periodo dell’anno. In testa c’è la Basilicata, seguita da Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Liguria. Il Veneto sopravanza anche la Lombardia, che cresce di meno, fermandosi al +0,4%.

A trainare il risultato positivo è l’incremento delle vendite vero i paesi dell’Unione Europea: con il +2,4%, il Veneto è insieme a Emilia-Romagna (+5,8%), Lombardia (+2,2%), Toscana (+4,4%), Abruzzo (+10,7%), Marche (+8,4%) e Piemonte (+1,8%) una delle regioni che contribuiscono maggiormente all’aumento delle vendite verso i paesi Ue (complessivamente incrementate del +2,9%). Aumentano in misura rilevante anche le esportazioni verso la stessa area di interscambio per Calabria (+12,3%) e Liguria (+7,1%).

Parlando invece dell’export verso i paesi extra-Ue, si nota un arretramento del -1,6%.

Nell’analisi Istat dell’andamento dei singoli settori produttivi di ogni regione, il Veneto si distingue in negativo per un -10,3% nel settore dei metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti.

Fra le singole province, emerge in negativo la performance di Vicenza: con il -3,2% nei primi tre trimestri dell’anno, è fra le province che forniscono il maggior contributo negativo alle esportazioni nazionali in compagnia di Torino (-8,9%), Siracusa (-28,8%), Latina (-15,9%), Cagliari (-21,9%), Varese (-7,6%), e Massa-Carrara (-20,7%).