Veneto Banca, l'Antitrust indaga sui "mutui soci"

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

L’Antitrust indaga Veneto Banca per le famose “baciate”, le operazioni di vendita di titoli in contemporanea con la concessione di finanziamenti che avrebbero “gonfiato” gli aumenti di capitale della ex popolare di Montebelluna. Oggi 3 novembre 2016 i funzionari dell’agenzia hanno condotto una serie di ispezioni nelle sedi di Veneto Banca, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Sulla base di informazioni acquisite ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo – fa sapere l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – è stato avviato nei confronti di Veneto Banca un procedimento istruttorio per una presunta pratica commerciale scorretta.

Nelle sedi di Veneto Banca l’Agcm e la Finanza

La banca infatti avrebbe condizionato l’erogazione di finanziamenti – mutui, tra i quali i cosiddetti “Mutui Soci”, prestiti personali, aperture di credito in conto corrente – a favore dei consumatori all’acquisto da parte degli stessi di proprie azioni. In particolare, nel caso dei “Mutui Soci”, che prevedono condizioni economiche agevolate rispetto ai prodotti di mutuo ordinari, al fine di ottenere gli stessi i consumatori non soci sarebbero stati condizionati in due modi. Nel primo, ad acquistare pacchetti minimi di azioni della banca, necessari per diventare soci e poter accedere ai prodotti di mutuo in questione riservati ai soci. Nel secondo modo, sarebbero stati condizionati a non vendere tali pacchetti azionari, al fine di mantenere la qualifica di soci e conseguentemente non perdere le condizioni economiche agevolate.

Secondo l’Antitrust questa condotta potrebbe integrare una pratica commerciale scorretta, in quanto idonea a limitare considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione ai prodotti di finanziamento. L’indebito condizionamento connesso alla prospettazione di poter ottenere il finanziamento solo sottoscrivendo titoli appare infatti qualificabile come comportamento idoneo a fare assumere una decisione commerciale che il consumatore non avrebbe altrimenti preso e ciò a prescindere dal tipo di informazione resa sulle caratteristiche e sul grado di rischiosità del titolo abbinato.

La banca: «Piena collaborazione»

La dirigenza di Veneto Banca ha fatto sapere in giornata che «nel rispetto delle verifiche in corso, che si riferiscono ad anni precedenti la nuova gestione della banca, collaborerà pienamente mettendo a completa disposizione tutti gli strumenti, i documenti e le persone necessari a consentire il lavoro dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato». L’istituto «esprime fiducia sul comportamento corretto dei propri dipendenti».

Ti potrebbe interessare