Distretto della concia, un progetto per la responsabilità sociale d'impresa

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Il Cesar, ente di formazione di Confartigianato Vicenza, ha proposto il distretto della concia della valle del Chiampo come laboratorio privilegiato per la responsabilità d’impresa, varando il progetto “La filiera responsabile: promuovere e valorizzare il Distretto conciario vicentino”, nell’ambito del bando promosso da Regione Veneto e Fondo Sociale Europeo “Responsabilmente. Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica. Percorsi di RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa)”.

Il percorso, che coinvolge oltre ventisei aziende e tredici partner (operativi e di rete) per un totale di 180 persone, avrà una durata biennale e, attraverso percorsi formativi e di consulenza aziendale, si pone l’obiettivo di promuovere politiche e pratiche “sostenibili”, incoraggiando la nascita di azioni sinergiche e costruttive con clienti, fornitori, attori pubblici e privati della filiera.

A presentarlo, il 9 novembre 2016, sono stati nella sede del Comune di Arziangnano Marco Amendola (responsabile Cesar), Paolo Mattarolo (responsabile Progettazione IVL), Luciano Gallo (direttore della Federazione dei Comuni del Camposampierese e membro dell’associazione M.A.S.Ter – Mediatori e Animatori per lo Sviluppo del Territorio) e Alberto Di Martino (amministratore unico di ICB Quality).

«Sostenibilità vuol dire ricerca, innovazione di prodotto e di tecnologia con particolare attenzione al benessere e alla salute di coloro che popolano questo territorio» commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza. «L’obiettivo del progetto – aggiunge Ruggero Camerra, presidente del Mandamento di Arzignano Montecchio – è quello di elaborare un modello inclusivo in un’area che ha conosciuto le proprie criticità ma che contiene in sé le motivazioni per trovare soluzioni responsabili e sostenibili. Confartigianato è a fianco delle imprese per individuarne metodi e strumenti».

I destinatari degli interventi sono in primo luogo gli imprenditori, i collaboratori e i dipendenti delle aziende che operano nel distretto, persone in grado di acquisire competenze innovative in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa e di trasferirle nelle sedi di lavoro, fungendo da agenti di positivo cambiamento. Il progetto intende inoltre favorire l’incontro e il dialogo tra aziende e studenti, incentivare i rapporti con centri di ricerca e altri enti che si occupano di sviluppo nel territorio, promuovere la co-progettazione di interventi che favoriscano l’inclusione di soggetti svantaggiati, sviluppare competenze sulla sostenibilità sociale e la capitalizzazione del valore del territorio. Nella logica dell’inclusione sarà prestata particolare attenzione al coinvolgimento di soggetti svantaggiati, anche con specifiche azioni formative per disoccupati, in maniera da fornire loro competenze a supporto di cambiamenti organizzativi secondo le logiche della responsabilità sociale.

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