Crisi aziendali dimezzate, ma più licenziamenti individuali a settembre

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Da gennaio a settembre 2016, in Veneto, sono state presentate 391 comunicazioni di avvio delle procedure di crisi, a fronte delle 761 del corrispondente periodo del 2015. Quasi dimezzato anche il numero di potenziali lavoratori coinvolti, pari a 8.887 unità (-53%). Stessa tendenza per gli accordi tra le parti sociali per la gestione delle procedure di crisi, che nei primi nove mesi dell’anno sono stati 366 contro i 715 del 2015. A rilevare questi dati è il terzo report trimestrale 2016 di Veneto Lavoro sulle crisi aziendali.

Il report, soprattutto in materia di integrazione salariale, è condizionato dai percorsi amministrativi di recepimento delle novità normative introdotte dal D.lgs. 148/2015 – la parte del “Jobs Act” che ha riformato gli ammortizzatori sociali –, tra le quali la durata massima dei trattamenti Ordinari e Straordinari, l’ampliamento della platea di beneficiari, l’abolizione delle commissioni provinciali per l’autorizzazione delle ore di Cigo e la limitazione dei requisiti di accesso alla Cigs. Incide inoltre, avverte Veneto Lavoro, la fase di ridefinzione dei ruoli, delle competenze e dei compiti in materia di lavoro delle amministrazioni provinciali.

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Cassa integrazione +10% in Veneto

I dati Inps registrano una sensibile crescita delle ore autorizzate di Cassa integrazione ordinaria (Cigo), pari a 13,7 milioni (+10%), e una riduzione della Cassa integrazione straordinaria (Cigs), con 24 milioni di ore autorizzate nel 2016 rispetto ai 28 milioni del 2015. Per la Cassa integrazione in deroga si osserva una significativa diminuzione sia delle aziende che hanno presentato richiesta che dell’effettivo utilizzo.

Riguardo ai licenziamenti, nel 2016 quelli collettivi risultano meno di 500 al mese (4.367 in totale nel periodo gennaio-settembre), in calo rispetto ai dati del 2015, per uno stock di lavoratori in lista di mobilità a fine settembre 2016 pari a 22.009 unità.

I lavoratori licenziati al di fuori delle procedure collettive risultano invece in crescita, così come il numero di aziende che li hanno attivati: sono 25.611 i licenziati totali da gennaio a settembre 2016, contro i 22.563 dello stesso periodo del 2015.

La crescita osservata nel 2016, spiega Veneto Lavoro, «è da ricollegare alla nuova regolazione delle dimissioni online, che ha determinato un trade off (cioè uno scambio, ndr) tra dimissioni e licenziamenti nelle cause di cessazione, soprattutto in riferimento a lavoratori stranieri occupati in imprese di loro connazionali».

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