Scuola: in Veneto 500 cattedre vuote e incognita concorso docenti

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L’anno scolastico 2016/2017 in Veneto è cominciato il 12 settembre con tante cattedre vuote e presidi costretti a dividersi tra più scuole. Tutto questo mentre monta il malcontento di tanti partecipanti al concorso docenti 2016 che non hanno ancora visto la cattedra loro promessa. Secondo Antonio Pantano, segretario generale della Flc Cgil di Padova, in Veneto c’è un grave ritardo nell’attribuzione degli organici e, ad anno scolastico iniziato, mancano circa 500 posti nelle scuole di vario grado. «L’Ufficio Scolastico regionale si batte per risolvere questa situazione di ritardo, perché non è la prima volta che succede» sottolinea il segretario.

E c’è di più: in Veneto si contano 130 reggenze, cioè scuole tenute da un dirigente che deve occuparsi già di un’altra scuola. A Padova nello specifico le reggenze sono 30 su 110 scuole: 30 presidi in meno, quindi, rispetto al totale. «Quello che doveva essere il nuovo motore della scuola e una delle perle del decreto sulla Buona Scuola si trova ora in sottorganico» commenta Pantano.

Concorso scuola in Veneto, alle primarie solo il 50% passa agli orali

E poi c’è la questione del concorso scuola 2016, e delle tante bocciature dei candidati: in Veneto alle scuole primarie la percentuale di passaggio agli orali è circa del 50%. «Chi ha preparato il concorso non ha tenuto conto di cosa serve effettivamente nella scuola – afferma Pantano –. Questi docenti erano già abilitati. Il mancato superamento delle prove si deve imputare alle lungaggini di indizione del concorso e al poco tempo a disposizione».

Il concorso a cattedra 2016, che dovrebbe permettere agli insegnanti già abilitati di diventare di ruolo con un contratto a tempo indeterminato, continua a far discutere. Prima c’è stato lo scandalo dei docenti bocciati agli scritti del concorso della scuola: quasi l’85% dei partecipanti al concorsone non sarebbe risultato idoneo all’insegnamento, secondo Orizzontescuola. Adesso è il momento di una nuova polemica, quella che vede “sparire” molte cattedre annunciate e promesse. Secondo il decreto firmato dal ministro dell’istruzione Stefania Giannini, per l’anno scolastico 2016-2017, in tutta Italia entreranno in ruolo 29.720 docenti. Per ciascuna disciplina la metà dei posti sarà destinata ai vincitori dell’ultimo concorso e l’altra metà a coloro che provengono dalle graduatorie a esaurimento. In realtà sembra che quei posti non siano mai esistiti, perché conteggiati dal Miur su pensionamenti mai avvenuti.

Il Codacons ha deciso di lanciare in Veneto un ricorso collettivo contro il Miur, da intraprendere al Tar Lazio, in favore di tutti i docenti residenti in regione che non sono stati ammessi alle prove orali. L’obiettivo è l’annullamento previa sospensiva dell’efficacia delle graduatorie di merito e dei giudizi negativi di mancata ammissione alla prova orale e, comunque, l’ammissione con riserva dei ricorrenti alle successive fasi concorsuali.

Rebecca Travaglini

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