Operaio morto a Piacenza, la solidarietà della Filt Cgil di Vicenza

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Dopo la rabbia, il cordoglio e la solidarietà. La tragica morte di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, l’operaio della logistica rimasto ucciso da un camion della Gls nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre 2016 a Piacenza, mentre partecipava a un picchetto di lotta promosso dal sindacato Usb, ha scosso anche la segreteria della Filt Cgil di Vicenza, che in una nota esprime a nome di tutti i lavoratori iscritti «un messaggio di cordoglio e solidarietà alla famiglia del lavoratore rimasto senza vita a Piacenza, in un episodio che ci lascia atterriti per le modalità in cui è avvenuto, proprio nel mezzo di una rivendicazione sindacale».

Così prosegue la nota della segreteria Filt Cgil vicentina:

In questa epoca dove anche noi siamo nei cantieri insieme ai lavoratori, per perseguire il diritto al lavoro, a un salario dignitoso e al diritto a vivere una vita dignitosa che rispecchia in ogni modo i principi della nostra costituzione e che negli ultimi anni inevitabilmente nei cantieri dove sono presenti gli appalti non avviene.
La vita te la tolgono in un modo o nell’altro, lo chiamano dumping contrattuale furbescamente, ma ha molto più a che fare con la disonesta’ di quei pseudo imprenditori che si improvvisano tali e rubano la vita dei lavoratori partendo proprio dal salario e quindi dalla dignità. Quello che preoccupa maggiormente e la completa ritorsione dei dirigenti di molte aziende verso una classe operaia che nella legittimità di una protesta sempre più spesso viene soppressa prima, durante e dopo le manifestazioni, con azioni che non si possono certamente accostare alla democrazia e alla libertà.
Anche qui a Vicenza viviamo situazioni analoghe, serve l’impegno di tutti per far si che queste vicende non possano e non debbano più accadere, certamente non con le parole, ma con azioni e se questa è la tendenza noi tutti abbiamo il dovere di cambiarla con la lotta nei tavoli, nei cantieri e nelle strade. Con immenso dolore l’ultimo saluto è per il lavoratore deceduto, che di fatto è un eroe dei nostri giorni.

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