H-Farm lancia Marco Polo Accelerator, le startup verso la Cina

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H-Farm lancia Marco Polo Accelerator, un programma di accelerazione che punta a selezionare fra 5 e 10 startup innovative per accompagnarle a fare breccia nel mercato cinese, dotandole di un investimento complessivo fino a 2 milioni di euro. Partner dell’iniziativa è QWOS, tra i principali brand in Cina che opera come intermediario di investimenti all’estero. Il programma durerà 4 mesi e inizierà nei primi mesi del 2017. Le candidature sono aperte fino al 30 novembre a questo link.

Potranno inviare il proprio progetto startup italiane innovative già iscritte nell’apposito Registro della Camera di Commercio. Un occhio di riguardo verrà riservato ai team che, con la loro idea, puntano ad esportare l’eccellenza Made in Italy in Cina. Ad ogni startup verrà erogato un sostegno fino a 200mila euro, comprensivi di un contributo monetario e di servizi, garantito da un numero massimo di quattro investitori individuati da QWOS. La società cinese metterà a disposizione il proprio network di finanziatori e imprenditori, aiuterà le startup ad affrontare il complesso iter burocratico e, grazie alla partnership con Tsinghua University, metterà a disposizione due studenti MBA che affiancheranno gli startupper al fine di facilitare l’ingresso e il radicamento del loro business nel mercato cinese. Al termine del percorso, il Demo Day a si terrà a Pechino.

«L’esperienza maturata da H-FARM nell’ambito dell’accelerazione delle start up, unita alla consolidata conoscenza di QWOS del mercato cinese e del suo tessuto imprenditoriale, creano l’alchimia giusta per la raccolta di investitori – dice Timothy O’Connell, direttore dei programmi di accelerazione di H-Farm – Sono convinto che questo programma rappresenti una grande opportunità per le startup italiane, daremo loro tutti gli strumenti necessari a farle crescere e diventare competitive in un mercato complesso e in forte crescita come quello cinese».

«Siamo convinti che grazie a questa cooperazione, sempre più imprenditori e investitori cinesi potranno conoscere l’ecosistema italiano e quindi investire in startup italiane – dice il presidente di QWOS Vivian Ding –. Al contempo, le startup italiane avranno l’occasione di allargare i propri orizzonti al di fuori dei confini nazionali e di espandersi, con più sicurezza, nel mercato cinese».

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