Vicker, dal 19 settembre a Padova l'app per trovare (piccoli) lavori

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Sbarca a Padova Vicker, la nuova app gratuita nata da quattro mesi e operativa su Roma e Vicenza. Parte oggi 22 agosto, nel capoluogo patavino, la campagna pubblicitaria per cercare e formare i futuri lavoratori e professionisti che potranno entrare a far parte del mondo di Vicker, la giovanissima start-up veneta creata dal regista Matteo Cracco e dal musicista Luca Menti.

Ma cos’è esattamente Vicker? È l’unica piattaforma riconosciuta dal Ministero del Lavoro che stabilisce una relazione diretta tra chi offre e chi cerca una prestazione lavorativa, una sorta di agenzia attraverso cui chiunque può richiedere un servizio e trovare lavoratori selezionati e verificati preventivamente (oltreché assicurati con il colosso Zurich). Più precisamente, si tratta di una mobile app gratuita per iOs e Android, semplice e intuitiva che grazie alla geolocalizzazione mette in comunicazione le necessità quotidiane di chiunque, in qualsiasi ambito, con un universo di piccoli lavoratori occasionali e professionisti con partita IVA. Qualunque sia il servizio di cui l’utente può aver bisogno – dai lavori di fatica, alle riparazioni, dalle ripetizioni alle faccende burocratiche fino alle commissioni quotidiane – Vicker permette di trovare la persona giusta grazie ad un’interfaccia semplice e intuitiva. È sufficiente creare una richiesta indicando luogo, tempi e compenso per il servizio desiderato, e tutti i lavoratori iscritti a Vicker per quel settore professionale ricevono un alert e si possono candidare. L’utente può scegliere a chi affidare l’incarico consultando il profilo dei candidati e soprattutto i feedback di chi si è già avvalso di loro. Oltre al fatto che Vicker assicura tutti i lavoratori grazie ad un accordo chiuso con un colosso del settore come Zurich, l’altra novità rivoluzionaria del servizio è che il compenso lo stabilisce il committente. Chi paga per una prestazione professionale decide quale sia il giusto compenso, fermo restando che il sistema mette un limite minimo di € 20 per evitare giochi al ribasso, nel rispetto di lavoratori e utenti. L’app ha già superato quota 15.000 download, con oltre 700 transazioni completate.

Il servizio su Padova sarà pienamente attivo a partire dal 19 settembre, come conferma lo stesso Matteo Cracco, Presidente e AD di Vicker: “Posso finalmente affermare che, dopo Roma e Vicenza, Padova è entrata a far parte dell’universo Vicker. Siamo felicissimi e, allo stesso tempo, orgogliosi della splendida disponibilità dimostrata da Padova e dal Veneto. Ora parte la nostra campagna per la ricerca e la formazione del personale, dopo di che, da settembre, saremo pronti per dare la possibilità ai padovani di trovare nuove occasioni di lavoro e risolvere qualsiasi problema quotidiano per il quale è richiesto l’intervento di un professionista con un semplice clic”.

Gli fa eco Luca Menti, Vicepresidente e AD: “Dalla tata all’insegnante per le ripetizioni, da chi è capace di montare in pochi minuti un mobiletto Ikea o alla ragazza che si offre come dog-sitter, fino a chi si offre anche solo per fare compagnia a persone anziane. La gamma di richiesta è vastissima e speriamo di poter presto coprire il maggior numero possibile di città italiane”.

I numeri di Vicker

Il lavoratore più anziano che si è iscritto ed ha utilizzato Vicker si chiama Giovanni, è di Roma ed è del 1944 (72 anni). E’ un ex insegnante di Italiano. Ha deciso di condividere la sua cultura ed esperienza dando ripetizioni scolastiche a studenti. Il mese scorso ha dato ripetizioni di grammatica scritta ad uno studente inglese arrivato in Italia per imparare la nostra lingua. La lavoratrice più giovane ha 19 anni si chiama Karina ed ha lavorato nel settore delle pulizie domestiche. I lavoratori che si candidano su Vicker per prestare un servizio sono per il 41,20% donne e per il 58,80 uomini. Il 70,9% di chi si è iscritto a Vicker finora lo ha fatto per richiedere un servizio: la categoria che viene richiesta solitamente per provare la piattaforma è quella delle pulizie domestiche; alla seconda richiesta di servizio si passa alla cura della persona. Le categorie più gettonate della piattaforma sono quelle denominate “pulizie”, “tuttofare”, “bellezza e benessere” (quest’ultima categoria è esplosa con l’arrivo dell’estate). L’utente più in là con gli anni ad aver richiesto un servizio (senza alcun bisogno di aiuto!) è del 1929 ed ha richiesto un lavoratore per fare delle lavatrici e stirare.

Ti potrebbe interessare