L'insalata di Padova si coltiva in Basilicata: intesa Ortoromi-Coldiretti

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La società cooperativa padovana Ortoromi stringe un accordo con la Coldiretti per coltivare valieriana, misticanza e altri ortaggi nelle campagne della Basilicata. Una scelta nel segno di una filiera tutta “Made in Italy”. Per i prodotti della società padovana, che è leader nei prodotti di “quarta gamma” – cioè verdure in busta, insalate confezionate per la pausa pranzo, succhi e miscele di frutta – e conta 500 dipendenti e un fatturato di 75 milioni di euro nel 2015, si apre così un canale di fornitura dalle fertili terre lucane, del Metapontino e della Val d’Agri. Quest’ultima, per il clima e le altitudini variabili che presenta, è stato giudicato un territorio perfetto per coltivare la valeriana. Coldiretti farà da garante per i contratti che la cooperativa padovana siglerà con i singoli agricoltori.

«Una realtà, la nostra – commenta il socio fondatore di Ortoromi Elio Pelosin – nata dall’intuito di persone semplici che con buon senso e sacrifici hanno raggiunto livelli di alta specializzazione e risultati di bilancio soddisfacenti. Con queste caratteristiche operiamo tuttora confrontandoci ovunque su orizzonti internazionali dove con l’affermazione del nostro agroalimentare è stile e qualità di vita».

«Abbiamo intercettato questa esigenza – ha spiegato Martino Cerantola presidente di Coldiretti Veneto – traducendola in una collaborazione tra strutture che lavorano per lo stesso obiettivo, la filiera agricola tutta italiana. La campagna lucana con la professionalità degli agricoltori del posto può rispondere alle caratteristiche richieste da Ortoromi. Si aprono delle prospettive economiche notevoli che uniscono il nord al sud sotto l’ombrello di Coldiretti garante dei contratti tra imprenditori agricoli e industriali».

Il direttore di Coldiretti Pietro Piccioni elenca i servizi forniti dall’associazione, «dalla ricerca di terreni adatti alla consulenza aziendale, dall’accesso al credito ai servizi di assistenza tecnica. L’operazione riguarda anche il nord est in quanto, ad esempio, il comune di Asiago è stato individuato come sito perfetto similare alla Val d’Agri in provincia di Potenza che ,in estate, a differenza dell’ormai torrida pianura, presenta le stessa escursione termica favorevole alla semina della valeriana».

Piergiorgio Quarto, presidente di Coldiretti Basilicata, definisce l’accordo «un autentico ‘patto per l’Italia’, che avvicina le esigenze di due poli geografici lontano e che produrrà straordinari vantaggi per il comparto agricolo lucano». In Basilicata c’è un tessuto agricolo formato da 46mila imprese, di cui 1.400 condotte da giovani agricoltori under 40. La superficie agricola irrigata è pari a 495mila 448 ettari, di cui 55mila ettari votati alle coltivazioni biologiche.

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