Banco Popolare passa lo stress test dell'Europa

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Il Banco Popolare passa lo stress test dell’Autorità bancaria europea (Eba – European Banking Authority): solo il Monte dei Paschi di Siena è risultato al di sotto degli standard di solidità patrimoniale richiesti dall’Europa, mentre la banca con sede a Verona, insieme a Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Unicredit, è fra le banche italiane che si classificano al di sopra degli standard. Li stress test 2016 è stato condotto in collaborazione con Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE), la Commissione Europea (CE) ed il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (ESRB).

Banco Popolare «prende atto degli annunci» dell’EBA e «conferma i risultati di questo esercizio» si legge in una nota del Banco. Questi i risultati del test: CET1 ratio post impatto, Stress Test baseline scenario pari a 14,61%; CET1 ratio post impatto, Stress Test adverse scenario pari a 9,05%.

«L’esercizio di stress test 2016 non presenta soglie minime da rispettare in quanto concepito per fornire un input cruciale per il processo SREP 2016. I risultati consentiranno alle Autorità Competenti di analizzare la capacità del Banco Popolare di rispettare i requisiti di capitale in scenari di stress definiti sulla base di metodologie e ipotesi comuni».

Nelle proiezioni non è incluso l’aumento di capitale concluso in giugno che ha raccolto 1 miliardo di euro, prodromo della fusione prevista nei prossimi mesi con BpM. Lo scenario adverse è stato definito dalla BCE e dal ESRB assumendo a riferimento un orizzonte di tre anni (2016-2018). Lo stress test si basa su ipotesi di bilancio statico ed assume come data di riferimento il 31 dicembre 2015.

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