H-Farm: 5,8 mln di fatturato da inizio 2016. Si sblocca il Campus

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Il primo trimestre del 2016 si chiude per H-Farm di Roncade (Treviso) con un fatturato consolidato di 5,8 milioni di euro in gran parte dovuto ai servizi di trasformazione digitale per le imprese, e con una posizione finanziaria netta positiva di 11,7 milioni di euro. Le novità sono state comunicate il 12 maggio nel primo investor day della società quotata in Borsa dal 13 novembre 2015, sull’onda di un cambio di filosofia da incubatore di startup a un nuovo impulso verso i servizi alle Pmi e l’educazione.

La maggior parte del fatturato fa riferimento alla divisione H-Farm Industry guidata da Cristina Mollis, dedicata ai servizi di trasformazione digitale per le aziende, che ha raccolto 5,3 milioni di fatturato da gennaio a marzo e conta su un team di 170 persone. Sempre sul fronte dei servizi di innovazione, oltre al già consolidato programma di ricerca di imprese innovative nel settore Wellness studiato per Technogym – di cui in questi giorni avrà inizio il terzo programma –, sono in partenza due dei cinque programmi di accelerazione organizzati sulla base della partnership firmata con Cisco. I due programmi, per un valore complessivo di 600mila euro, saranno dedicati a due dei settori chiave dell’industria italiana: moda e cibo.

H-Farm si fa scuola: iscrizioni al completo

La divisione H-Farm Education, guidata da Carlo Carraro, ex rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha acquisito lo scorso anno una scuola internazionale e le relative licenze e ora si appresta alla partenza del primo anno accademico, il 2016/2017, per la H-International School. Le iscrizioni sono già al completo ed è sempre più probabile la duplicazione delle sezioni. Forte l’interesse per i Digital Camp estivi in programma da metà giugno: se nel 2015 gli iscritti erano 250, quest’anno a fine aprile si contano già 700 iscritti con una previsione di superare ampiamente i 1000 studenti. Una crescita fortissima grazie anche ai numerosi accordi di welfare stipulati con alcune grandi aziende italiane per i loro dipendenti (Rai-Arcal, Mondadori, Bnl Bnp Paribas, Gruppo Generali, UniCredit, Ovs, Gruppo Coin e PixartPrinting). Il comune di Silea – il cui esempio è stato seguito da Roncade e Quarto d’Altino – ha investito per mettere a disposizione 100 borse di studio a totale copertura di un corso a scelta nelle 12 settimane estive tra quelli in programma, per gli studenti di quinta elementare.

La divisione H-Farm Investments guidata da Roberto Bonanzinga (venture) e Timothy O’Connell (accelerator) ha investito nel primo trimestre del 2016 1,1 milioni di euro in 11 imprese innovative. Tra queste spiccano Competitoor, strumento B2B dedicato ai brand e agli shop online che permette di monitorare i prezzi dei concorrenti e di essere avvisati ogni volta che un prezzo viene cambiato, e InReception una applicazione web e mobile che semplifica e migliora la gestione delle strutture ricettive extra-alberghiere.

La Regione Veneto sblocca l’ampliamento del campus

In giugno H-Farm ospiterà lo European Accelerator Summit, in cui i più importanti acceleratori a livello europeo si riuniranno per tre giorni con l’obiettivo di condividere le buone pratiche e discutere su come aiutare i giovani ad interpretare l’innovazione necessaria alle aziende tradizionali per crescere.

Si è sbloccato nel frattempo il progetto di ampliamento del Campus, che aveva fatto discutere il consiglio comunale di Roncade. La Regione Veneto ha deciso di inserire il progetto fra quelli di interesse strategico regionale, e i comuni di Roncade e Quarto d’Altino hanno avviato gli iter autorizzativi per l’area interessata all’ampliamento. Il progetto inoltre sarà uno dei 6 a rappresentare l’Italia presso La Biennale di Architettura che si apre a Venezia il 28 maggio 2016.

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