Eie Group di Venezia costruirà E-Elt, il più grande telescopio al mondo

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E-Elt, il più grande telescopio al mondo, sarà costruito in parte anche in Veneto, dalla Eie Group di Mestre. Una maxi commessa da 400 milioni di euro il cui contratto è stato firmato oggi 25 maggio 2016 a Garching, in Germania. Lì ha sede il quartier generale dell’Eso (European Southern Observatory), l’organizzazione internazionale a cui aderiscono 16 Stati che coordina la ricerca astronomica nell’emisfero meridionale.

Ad aggiudicarsi l’appalto – l’annuncio era stato dato il 5 febbraio scorso – è un consorzio tutto italiano, ACe Consortium, guidato dal gruppo Astaldi e che comprende Cimolai e, appunto, Eie Group. Alla firma hanno preso parte il direttore generale di Eso Tim De Zeeuw, il ministro dell’Istruzione università e ricerca Stefania Giannini, il console italiano a Monaco Renato Cianfarani e il presidente dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) Nichi D’Amico. I lavori sul progetto E-Elt sono iniziati nel 2007; nel 2012 hanno preso il via le fasi di gara per la progettazione di dettaglio, la fabbricazione, il trasporto, il montaggio in sito e i test di accettazione, che si sono concluse lo scorso dicembre.

E-Elt, in Cile il telescopio alto 65 metri

Rendering del telescopio E-Elt

Rendering del telescopio E-Elt

Ma che cosa sarà E-Elt? L’acronimo sta per European Extremely Large Telescope, si tratta di un telescopio alto 65 metri, pesante circa 3500 tonnellate, con uno specchio primario di 39 metri di diametro. Sarà installato in Cile, sulla cima del Cerro Armazones, nel deserto di Atacama a 3mila metri sul livello del mare.

E-Elt sarà in grado di raccogliere fino a 13 volte più luce rispetto agli attuali grandi telescopi e fornirà immagini fino a 16 volte più nitide rispetto a quelle ottenute dal telescopio spaziale Hubble. Consentirà di esplorare le zone più remote dell’universo cosiddetto “freddo” e di studiare pianeti intorno ad altre stelle, buchi neri massicci, la materia oscura.

E-Elt-firma-gruppo«Oggi è un passaggio fondamentale – il commento di Gianpietro Marchiori, presidente e Ceo di Eie Group –: si chiude un percorso di 25 anni di fatiche in termini di avanzamento tecnologico e di innovazione, e ne parte un altro che da queste basi porterà alla realizzazione del più grande telescopio del mondo. Un punto ben sottolineato dal ministro è il binomio scienza- industria, che viene collocato al centro di questo percorso. Sono risultati che si ottengono solo dopo lunghi anni di preparazione, dove creatività, ingegno e tecnologia fanno la differenza. Sarà una sfida a tutto campo, scientifica e tecnologica, con l’industria italiana nel ruolo di protagonista».

Giulio Todescan

Foto: il Cerro Armazones di notte, via Wikipedia

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