Storia di otto agricoltori diventati chef

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Chiara abita e lavora a Lonigo nel vicentino, Elena sul Montello, Valentina sui Colli Euganei, Matteo e Fabrizio sono più in alto di tutti: loro stanno sulle Dolomiti. Tania ha un agriturismo a pochi chilometri dall’aeroporto di Tessera (Ve), Cinzia con tante attività oltre alla ristorazione anima la bassa veronese e Tatiana, la mascotte del gruppo, sogna di cucinare un giorno nel Polesine.

Sono i nuovi talenti dei fornelli con una marcia in più: sono tutti imprenditori agricoli. Li hanno definiti per questo “Agrichef” e da oggi, dopo un corso di formazione per la conquista di questo titolo lo hanno scritto sul petto della nuova divisa consegnata alla fine della lezione dal presidente di Coldiretti Veneto Martino Cerantola, con il direttore regionale Pietro Piccioni e dall’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan alla quale spetta il compito di valutare insieme al suo dipartimento l’opportunità che questa diventi una qualifica futura per giovani appassionati del lavoro dei campi e di arte culinaria. “I primi otto cuochi di campagna sono i pionieri di un mestiere futuro – spiega il vice presidente TerraNostra Diego Scaramuzza anche in veste di docente guida – che può interessare alle nuove generazioni orientate al diploma di perito agrario o all’alberghiero perché quello che hanno imparato alla scuola di Coldiretti Veneto è studiare e preparare soluzioni enogastronomiche ad hoc per i clienti”.

Infatti, nelle ore di teoria e pratica hanno sperimentato cosa potrebbe mangiare più volentieri un ospite sportivo, oppure quello allergico e intollerante, un frettoloso e solitario manager, lo straniero di un’altra religione. Hanno inoltre provato i piatti del riciclo per evitare gli sprechi esaltando gli avanzi, giusto per sottolineare una coscienza green. Il gran finale prevedeva di affrontare l’evento top, ovvero la cerimonia in agriturismo un tempo momento di festa ed ora appuntamento sempre più complicato per il sommarsi di richieste differenti secondo le abitudini alimentari più disparate. Ma nelle aziende agricole c’è posto per tutti e l’accoglienza in un contesto verde, curato, con panorami mozzafiato, paesaggi unici, a contatto con la natura e gli animali domestici, rende qualsiasi pranzo, cena, spuntino, soggiorno o semplice passaggio un’esperienza irripetibile.

Nei prossimi giorni spetta a loro portare la testimonianza della bellezza di questa impresa nelle loro fattorie dove i consumatori potranno conversare, conoscere e sapere . Per chi non può assolutamente rinunciare ai social tutte le ricette curiose e insolite saranno diffuse on line sul canale http://www.takaplay.tv sapendo che tutto è potuto succedere grazie agli utensili d’acciaio messi gratuitamente a disposizione della ditta Serafino Zani di Lumezzane Gazzolo (BS), le cucine di Angelo Po di Carpi (Mo). Non da ultimo il contributo del Consorzio di Tutela del Grana Padano con la cordata dei prodotti Dop e Stg e la linea di formaggi del territorio protagonisti assoluti dei video.

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