Da Jordan a Gates, il consulente delle star Robert Jhonson ad Asolo

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È stato consulente dell’ex presidente USA Bill Clinton, ha aiutato Michael Jordan a ritrovare motivazione e voglia di mettersi in gioco dopo la morte del padre e il ritiro dal mondo del basket, ha accompagnato Bill Gates quando, lasciata la Microsoft, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua Fondazione. Queste solo alcune delle esperienze nel curriculum di Robert Jhonson, collaboratore e consulente di numerose società di primo piano – dalla Virgin a Google fino a Ikea e Toyota – formatore di top manager, politici, atleti olimpici, medici, psicologi, formatori e professionisti: martedì 12 aprile alle 20.30 sarà per la prima volta nella Marca, protagonista di un incontro promosso da Confartigianato AsoloMontebelluna alla Fornace di Asolo (prenotazione obbligatoria a questo link).

Un appuntamento rivolto in modo particolare al mondo delle imprese, ma aperto a tutti, perché quella che Jhonson propone è una visione etica del lavoro e della vita, che offre nuove chiavi per ripensare l’organizzazione aziendale, ma che “parla” anche agli altri aspetti della nostra esistenza.
Distinguersi o estinguersi è la sua filosofia, una formula estremamente semplice e sintetica, elaborata durante una lunga esperienza, che lo ha reso famoso nel mondo dell’economia. Durante la conferenza Jhonson suggerisce risposte pratiche per distinguersi nello scenario economico (e non solo) attuale e futuro, caratterizzato da mutevolezza e crescente competitività a tutti i livelli. Il messaggio lanciato alle imprese è molto chiaro: nello scenario attuale non ci sono più vie di mezzo, la scelta è spesso fra l’eccellenza e la morte. Ma per diventare numeri uno è necessario guardare ad orizzonti di lungo periodo ed avere il coraggio del cambiamento.

Chi è Robert Jhonson

Di Robert Jhonson – che ad una laurea in Scienze Biologiche e una seconda laurea in Marketing e Comunicazione ha affiancato due master in psicologia del cambiamento – più di tutto conquista l’essenzialità, la sua capacità di andare alla radice. Da esperto affronta i grandi nodi del sistema economico internazionale e da uomo li mette concretamente in relazione alle persone, alle imprese e alle organizzazioni in cui lavorano. Parla di affari e amore, di lavoro e felicità, accompagna a riflettere sulla costruzione di futuro, di un benessere fatto di valori come premessa di sviluppo. Una visione secondo cui il cambiamento è una responsabilità individuale, e, insieme, un’evoluzione collettiva, un passaggio, oggi, da uno stato di competizione ad una dimensione di collaborazione, che stimola identità e capacità.

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