Pasqua: i veneti vanno in agriturismo

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In Veneto va sempre più di moda l’agriturismo: sono oltre milletrecento le strutture attrezzate per l’eco vacanza, di cui circa la metà associate a Coldiretti. Anche per Pasqua gli italiani scelgono la campagna, con un aumento del 15% per la preferenza accordata al settore. A fare la differenza rispetto alle mete tradizionali sono la bellezza di una campagna curata e attrezzata, i percorsi alternativi, le presenze artistiche, il buon cibo e le svariate possibilità di intrattenimento.

«L’agriturismo nella nostra regione si qualifica per l’alta percentuale di presenza di tipicità in tavola – spiega Diego Scaramuzza, presidente regionale di Terranostra oltre che vice nazionale – il 65% degli ingredienti base di ricette in fattoria deve essere di produzione propria nelle zone di pianura e collina, il 35% in montagna».

Secondo la ricerca di SWG-Coldiretti, il 55% degli intervistati sceglie la meta delle proprie vacanze sulla base della presenza di attrazioni naturalistiche e paesaggistiche, il 49% per la storia locale, il 33% per il relax e la tranquillità e il 22% per il divertimento. L’agriturismo piace soprattutto a giovani e famiglie, che lo scelgono non solo per degustare i prodotti tipici, ma anche per la possibilità di praticare attività sportive, che vanno dalle passeggiate al tiro con l’arco fino all’area camping attrezzata per la sosta di camper.

Le carte vincenti dell’agriturismo

I posti limitati per i pernottamenti sono un altro particolare che incide nella preferenza di un agriturismo come destinazione per un periodo di vacanza. Questo favorisce il rapporto “emozionale” e fidelizzato dei clienti, che scelgono gli operatori sulla base di gentilezza e ospitalità; per questo le agenzie viaggi più moderne propongono nuovi sistemi di pubblicità, come ad esempio il passaparola.

Quello dell’agriturismo è un settore che si sta evolvendo, e tante sono le novità proposte dagli imprenditori agricoli, come le lezioni di cucina con gli agrichef, la cura e il benessere del corpo, le settimane green. E non manca l’attenzione all’ambiente, come il kit per il picnic all’aperto o la borsa antispreco ecologica per il recupero dei pasti non consumati.
In questo ambito si trovano bene anche gli amici a quattro zampe: quasi un terzo delle realtà agrituristiche è attrezzato per accogliere gli animali e offre servizi e appositi spazi per non creare disagi agli ospiti a tavola.

Agriturismo, +15% per il pranzo di pasqua a km0

Sono circa 350mila gli italiani che consumeranno il tradizionale pranzo di Pasqua in uno dei 22mila agriturismi presenti sul territorio nazionale, facendo fare al settore un balzo in avanti del 15% tra le località preferite per una breve vacanza, seconda la stima di Terranostra.
La paura per gli attentati terroristici, che riguarda 3 italiani su 4 secondo l’istituito di ricerca ixè, spinge a ricercare la tranquillità in campagna.

La durata media del soggiorno in campagna è di circa tre giorni, con l’obiettivo principale di concedersi un momento di riposo, ma anche – precisa la Coldiretti – con un diffuso interesse per gli aspetti enogastronomici. Gli ospiti desiderano un menù di Pasqua a base di prodotti a chilometri zero e biologici, che mantenga inalterate le tradizioni alimentari locali.

Oltre a questo sta crescendo la domanda di servizi aggiuntivi, cui l’offerta si adegua, proponendo programmi ricreativi come l’equitazione, la visita di percorsi archeologici o naturalistici, l’orticoltura.

L’agriturismo su Internet

La tendenza è per la prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio di Coldiretti è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi a siti come http://www.terranostra.it o http://www.campagnamica.it. Esiste poi l’App farmersforyou, in versione italiana e inglese, che permette di scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di Campagna Amica, le fattorie e le botteghe dove comprare il vero made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori di Coldiretti.

Sono circa 7 milioni gli italiani che andranno in vacanza a Pasqua, e spenderanno nel fine settimana di festa quasi 2,5 miliardi di euro, di cui circa un terzo per souvenir alimentari, pranzi e cene.

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