Italcementi Monselice: chiusura certa, incerto il futuro dei dipendenti

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Procede sempre più velocemente l’acquisizione di Italcementi da parte di Heidelberg cement: la definitiva conclusione dell’operazione si potrebbe avere già a giugno. Nel frattempo il silenzio del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi preoccupa i sindacati Fenal Filca e Fillea, in particolare dopo che un rappresentante del gruppo tedesco ha affermato che, alla data del 31 marzo Heidelberg cement deciderà i ruoli delle nuove aree geografiche, con possibili ripercussioni negative sugli assetti organizzativi e produttivi degli stabilimenti italiani, tra i quali si annovera anche il cementificio di Monselice. Stando ai piani di riordino entro il 2017 andranno in chiusura l’impianto di Monselice, che conta 58 lavoratori, e quello di Scafa, riducendo la presenza a 15 stabilimenti sul territorio italiano.

Incertezze che si aggiungono alle altre che hanno colpito questo settore produttivo, che ha visto recentemente la chiusura del cementificio Cementizillo di Este dopo 130 anni di storia. Restando nell’ambito dell’acquisizione di Italcementi da parte del gruppo tedesco, la situazione più critica rimane però quella del cementificio di Bergamo, dove sono a rischio i posti di lavoro di 700 dipendenti. Lo scorso 21 marzo la città bergamasca si è fermata per dare il proprio sostegno ai lavoratori.

Italcementi: previste 16 ore di sciopero

Alla luce di tutto questo venerdì 1° aprile 2016 si riunirà a Roma il Coordinamento nazionale delle RSU/RSA Italcementi che deciderà le opportune iniziative di mobilitazione da adottare, che comprendono un pacchetto di 16 ore di sciopero da attuarsi in tutti i luoghi di lavoro del gruppo.

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