Arbitri in campo per la Banca degli Occhi

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Nella vita come dietro al pallone, a volte non c’è moviola che tenga. La vista per un arbitro è tutto, ed è per questo che i 250 arbitri dell’Associazione Italiana Arbitri del Veneto – Comitato Regionale Veneto FIGC-LND che domenica scenderanno in campo hanno scelto di farsi promotori di una campagna a sostegno della vista, volta alla promozione della donazione di cornee, del trapianto e della ricerca. “In campo per ridare la gioia di vedere”, questo il messaggio della speciale maglia con cui ogni arbitro scenderà in campo questa domenica 21 febbraio in tutte le partite dei campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. Una maglia che porterà anche la firma di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, centro regionale per i trapianti di cornea e centro di ricerca sulle malattie oculari, con cui il Comitato Regionale Veneto dell’AIA ha scelto di collaborare promuovendo tra le famiglie e i giovani appassionati di calcio la sensibilizzazione nei confronti della cultura di donazione e dell’importanza del bene prezioso della vista.

“Il compito degli arbitri è quello di garantire regolarità e ordine in campo, ma in questo caso il ‘fuori programma’ spetterà a noi: lo faremo volentieri scendendo in campo con una maglia speciale sull’importanza di donare la vista, un senso fondamentale per poter adempiere al nostro ruolo in campo, e decisivo per garantire a molti pazienti una vita migliore” ha dichiarato il Presidente AIA CRA Veneto Giuliano Vendramin, mentre il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Regionale Giuseppe Ruzza garantisce “massima collaborazione per quest’iniziativa, che apre ancor di più gli stadi del Veneto a progetti con finalità sociale”.

Per 2.700 persone solo nell’ultimo anno, la vista è stata sinonimo di trapianto. Tanti infatti hanno potuto ricevere un trapianto di cornea grazie alla disponibilità a donare delle famiglie del Nord Est e in particolare del Veneto, territorio che raccoglie oltre duemila donazioni di cornea ogni anno e attraverso Fondazione Banca degli Occhi permette di realizzare la metà dei trapianti di cornea del territorio nazionale. “La prima cosa a cui un giovane colpito da una malattia oculare deve rinunciare, molto spesso è lo sport – afferma il direttore di Fondazione Banca degli Occhi Diego Ponzin – una rinuncia per molti, un grosso rimpianto per quei pazienti, e ne abbiamo incontrati più d’uno, per cui l’impegno sportivo era sinonimo di progetto di vita. Per i pazienti il trapianto è l’unica soluzione, e avere l’appoggio del mondo sportivo nella diffusione della cultura di donazione è molto significativo per noi”.

Fondamentale dunque la disponibilità dell’Associazione Italiana Arbitri: “Troppe sono le persone che necessitano di un trapianto. Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a creare un legame forte con gli arbitri del Veneto che ci permetterà di dialogare con migliaia di famiglie e di dedicare una giornata di campionato al tema della donazione” afferma Stefano Lecca, consigliere di amministrazione di Fondazione Banca degli Occhi. Un obiettivo condiviso anche dal Presidente Nazionale dell’AIA Marcello Nicchi, giunto in questi giorni a Venezia per visitare i rappresentanti delle sezioni locali della categoria: “Non possiamo mancare l’occasione di inviare forti messaggi sociali come quello legato al tema della salute e alla scelta generosa della donazione a scopo di trapianto, un messaggio coraggioso ma importante per un ambito, quello calcistico e sportivo, che tutt’ora è un canale fondamentale di incontro, di socializzazione e di crescita per tanti giovani”.

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