Occupazione, il Nord Est si attende un futuro "piatto"

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L’occupazione a Nord Est? Non diminuirà nel primo trimestre 2016 rispetto all’ultimo trimestre 2015. Ma nemmeno salirà. È un quadro stazionario quello che emerge dalle previsioni degli imprenditori, intervistati dal Manpower Employment Outlook Survey e pubblicati nella ricerca trimestrale sul “barometro del lavoro”.

Lavoro: in Italia aspettative con il segno più

A livello nazionale l’ottimismo torna a fare capolino dopo ben cinque anni di risultati negativi: la ricerca condotta da ManpowerGruop su 1.001 datori di lavoro su tutto il territorio italiano prevede un primo trimestre 2016 con un +1% di occupazione prevista. In Europa il dato posiziona il Belpaese al livello di Belgio e Svizzera e meglio della Francia, che ottiene un risultato negativo, -1%.

Nord Est: previsione 0%

A livello territoriale, il dato italiano appare fortemente disomogeneo tra le diverse aree del Paese. L’outlook nelle regioni del centro-Italia segnala un risultato netto del +4% rispetto all’ultimo trimestre del 2015, e del +9% se paragonato al primo trimestre 2015 e +12% paragonato all’anno precedente. Aspettative sulle nuove assunzioni immutate, invece, per il Nord-Est, che segna 0% per il primo trimestre del 2016, e resta stabile rispetto al primo trimestre 2015 e anno su anno, e positive per il Nord-Ovest, con un outlook pari al +1%, +5% in relazione al primo trimestre 2015 e +11% anno su anno. Rimane negativo il dato delle regioni delle Sud e le isole, con -6% atteso nel primo trimestre 2016 rispetto all’ultimo trimestre 2015, -2% rispetto al primo trimestre 2015 e invariato se considerato anno su anno.

 

Bene il commercio e la finanza

Così la ricerca entra nel dettaglio dei settori: «La ricerca registra risultati positivi nel settore del commercio e nel settore dei servizi Business&Finance, con un incremento delle aspettative di assunzione rispettivamente del +4% e +2% in relazione all’ultimo trimestre del 2015. Per il comparto della distribuzione, il segnale positivo del primo trimestre 2016 deriva principalmente da una ripresa dei consumi interni, grazie alla quale le aziende sono tornate a investire in aperture di nuovi punti vendita con una copertura massiva del territorio. Inoltre, le ristrutturazioni effettuate in precedenza hanno aumentato le capacità attuali d’investimento e i principali attori operanti nel settore risultano essere oggi, da un punto di vista finanziario, molto virtuosi».

Vanno male comunicazione, logistica e trasporti: «Ha segnato un -4% per il primo trimestre 2016. Nel dettaglio, il comparto delle comunicazioni sta attraversando una fase di contrazione e accorpamenti, e una competizione sui prezzi che sta erodendo i margini delle società; il comparto trasporti, invece, prevede un trend fortemente positivo solo nel settore del trasporto aereo, in costante crescita a livello sia mondiale che nazionale: in Italia, sesta in Europa per numero di addetti del settore, si prevede, nei prossimi due anni, un incremento degli addetti principalmente per la gestione del traffico crescente e per l’ammodernamento delle infrastrutture».

Manifatturiero ancora debole

«Debole anche il comparto manifatturiero – continua la ricerca – il quale si aspetta -3% nel primo trimestre 2016, nonostante si segnalino trend positivi nel settore Aerospace (civile e militare) grazie alla crescita generata dalla richiesta di nuovi aeromobili (più capienti e più performanti) da parte delle Compagnie Aeree; l’industria italiana, inoltre, è presente nei diversi segmenti del mercato del settore aeronautico, con particolare peso del settore civile, per il quale si prevede, nei prossimi mesi, un incremento netto della forza lavoro principalmente dovuto a nuove commesse e all’implementazione di nuovi cicli produttivi».

Infografica_MEOS - Manpower - Previsioni Occupazione  1° trimestre 16 Italia

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