3,5 milioni per aiutare l'export delle aziende

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Quasi tre milioni e mezzo di euro in arrivo per 343 aziende nel Triveneto, di cui 249 in Veneto (le province con miglior esito sono Treviso, 70 aziende, Vicenza 67, Padova 56), 72 in Friuli Venezia Giulia e 22 in Trentino, che si sono aggiudicate i voucher per l’internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise).

«Il prossimo passaggio – afferma Alberto Canepari, cofondatore di GC&P, società accreditata Mise per realizzare progetti di internazionalizzazione – è la scelta del Temporary Manager cui affidare l’incarico. Le aziende hanno 45 giorni di tempo per terminare l’aspetto burocratico, compilando i documenti che portano all’ingaggio del consulente. Noi abbiamo scelto di accompagnare le imprese anche in tutto ciò che riguarda l’iter burocratico, associando la consulenza in ambito di sviluppo internazionale con le competenze specifiche nella gestione di finanziamenti pubblici. In questi casi, la conoscenza dei meccanismi burocratici e la gestione delle pratiche diventano primarie. Per le imprese non è stato semplice passare la prima fase di selezione, ma la vera sfida inizia solo ora, con la progettazione delle attività che si desidera finanziare con il bando».

Per ogni impresa finanziamento da 10.000 euro

Avevano partecipato in 4.146 al bando che ha messo a disposizione 10.000 euro ad impresa, a fondo perduto, come co-finanziamento di iniziative finalizzate allo sviluppo internazionale delle Pmi, attraverso la figura di un Temporary Export Manager. La risposta delle imprese è stata talmente massiccia che il Ministero ha incrementato la dotazione finanziaria dell’intervento per assegnare 1.790 voucher (DM 8 ottobre 2015 a firma del Vice Ministro Calenda), aumentando così il numero che inizialmente era stato fissato a 1.000.

GC&P di Asolo (Treviso), tra le poche società di consulenza in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento ministeriale, ha costituito un Centro di Competenza dedicato ai finanziamenti e alle agevolazioni; un team di esperti in materia che sono in grado di far vincere alle imprese la sfida dell’ottenimento dei fondi. Le imprese si liberano così dagli oneri amministrativi e dal rischio di errore, che comporta la perdita del finanziamento. I consulenti GC&P lavorano a fianco delle imprese attraverso l’intero processo, dagli adempimenti burocratici, alla progettazione ed esecuzione dell’intervento di consulenza, fino alla rendicontazione. La funzione di temporary export manager include invece l’intera analisi dei mercati e dei Paesi esteri di riferimento, la ricerca dei clienti, la definizione di una strategia di ingresso e comunicazione e gestione dei rapporti con i clienti, assistenza legale e fiscale.

«Quello dei finanziamenti pubblici – conferma Nicola Gianesin – nazionali e sovranazionali, è uno degli strumenti più interessanti per lo sviluppo delle imprese, che potrebbe nel nostro Paese essere maggiormente utilizzato. Il caso dei voucher mostra che le imprese si stanno muovendo anche su questo versante. È importante farlo con la squadra giusta, facendo riferimento a realtà qualificate che danno buone chance di successo, portando in azienda le competenze necessarie ad approcciare nuovi mercati. Si crea così un sistema di qualità generale che farà crescere le imprese in modo armonioso».

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