Bpvi, azionisti in piazza: "Zonin a casa"

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I piccoli soci della Banca Popolare di Vicenza sono scesi in piazza questa mattina a Vicenza, Verona, Treviso, Prato e Dalmine. Associazioni dei consumatori e il Movimento 5 Stelle insieme per chiedere le dimissioni del presidente Gianni Zonin e del Cda della banca, organizzare la protesta dopo il taglio del 23% del valore delle azioni, esortare la Procura di Vicenza ad indagare sulla base dell’esposto presentato in agosto.

«Circa 200 mila azionisti rischiano di perdere i loro risparmi – dice il senatore Enrico Cappelletti dei 5 Stelle – Dov’erano gli organismi di controllo come Consob e Banca d’Italia quando la Popolare di Vicenza procedeva con l’aumento di capitale che, come è emerso dopo la pulizia di bilancio imposta dagli ispettori della Bce con la relazione semestrale chiusa con 1 miliardo di perdite, era finanziato dai prestiti erogati dalla banca stessa ai propri soci?»

Sono partite le prime denunce da parte dell’avvocato di Malo Renato Bertelle, che è legale del gruppo Utas (Unione Titolari Azioni Svalutate) Vicenza e ha già curato 7 denunce penali da parte di azionisti: «I reati che ipotizziamo sono aggiotaggio e false comunicazioni sociali» dice, mentre altre 30 denunce dello stesso tenore sono in via di definizione e partiranno a breve.

In piazza anche Altroconsumo Veneto, che punta invece su una conciliazione con Banca Popolare di Vicenza, la Casa del Consumatore di Schio e Adusbef.

Giulio Todescan

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