Veneto Banca, rosso di 213 milioni nella semestrale

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Veneto Banca chiude i conti del primo semestre del 2015 con un risultato netto di -213,6 milioni di euro. Oggi il Consiglio di amministrazione della banca popolare di Motebelluna ha approvato la relazione finanziaria consolidata per i primi sei mesi dell’anno.

Un risultato, spiega il Cda in una nota, «condizionato da fattori di carattere prettamente straordinario, tra i quali un ruolo primario è stato giocato dalle maggiori rettifiche su crediti e dalle ulteriori svalutazioni degli avviamenti, operate sulla base di criteri di prudenzialità e di elementi valutativi aggiornati, pur se in continuità con le prassi valutative finora utilizzate».

Proventi e margine di intermediazione in calo

Il margine di interesse si è attestato a 251,3 milioni di euro, segnando una flessione di circa 24,2 milioni in termini assoluti, pari all’8,8% sull’analogo periodo dell’esercizio 2014. I proventi netti da commissioni si sono attestati a 143,7 milioni di Euro, con un decremento annuo di 2,8 milioni, pari al -1,9%.

Sempre nei primi sei mesi del 2015 il margine di intermediazione di Gruppo si è attestato a 389 milioni di Euro, con una contrazione di circa 80 milioni rispetto al dato di giugno 2014. In aumento invece i costi operativi che comprendono spese amministrative, spese del personale e rettifiche di valore sulle attività materiali e immateriali: costi che ammontano a 318,4 milioni di euro, con un aumento dell’8,5% rispetto al dato del giugno dell’anno precedente.

«La crescita dell’aggregato – spiega Veneto Banca – deriva essenzialmente dalla crescita delle categorie di spesa legate all’informatica e agli importanti investimenti effettuati in innovazione tecnologica finalizzati allo sviluppo dei nuovi canali digitali (mobile ed internet banking)».

Rettifiche per 289 milioni

La redditività in calo è dovuta alle rettifiche sui crediti scritte a bilancio nel bilancio di metà anno, che ammontano a 289,8 milioni di euro. «La redditività del periodo è risultata penalizzata da un flusso di rettifiche che permane significativo – fanno sapere da Veneto Banca – sia quale ulteriore riflesso della prolungata fase di debolezza del ciclo economico sia quale effetto delle rigorose politiche di accantonamento prudenziali disposte dalle banche e società del gruppo, in linea con le raccomandazioni espresse sul tema da Banca d’Italia».

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