Patto Cai-Enel, energia green in 52 rifugi

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I 52 rifugi Cai del Veneto si illumineranno solo con energia verde, cioè proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. L’accordo siglato oggi da Enel e Cai (Club Alpino Italiano) vale per tutta l’Italia ma ha un forte valore in Veneto, dove forte è la passione per la montagna e dove le Dolomiti (e non solo) sono uno spettacolo che attira milioni di visitatori ogni anno.

Tesori che vanno tutelati cercando di mantenere un sempre più difficile equilibrio fra natura e presenza umana. Va in questa direzione l’accordo che, dunque, fornirà energia elettrica pulita alle 50 sezioni, ai 52 rifugi e ai 15 bivacchi veneti.

«36 tonnellate di C02 in meno in atmosfera»

Secondo Enel questa misura porterà a una «riduzione delle emissioni annue di anidride carbonica per circa 36 tonnellate». A certificare l’origine “verde” dell’energia sarà il sistema delle Garanzie d’origine del Gestore Servizi Energetici (GSE).

«Abbiamo messo a disposizione del Cai consulenti preparati in grado di individuare la soluzione che si adatta meglio alle proprie esigenze – dice Nicola Lanzetta, responsabile mercato di Enel – Crediamo molto nell’uso razionale dell’energia per questo abbiamo inserito nell’accordo la possibilità di individuare, insieme al Cai, soluzioni per migliorare l’efficienza energetica di sedi e rifugi, riducendo così i consumi di energia elettrica, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente circostante».

«Questa convenzione – aggiunge Andreina Maggiore, Direttore del Cai – ci consente di muovere un altro passo concreto a supporto delle strategie di tutela e conservazione dell’ambiente montano».

In tutto il territorio nazionale il Cai, fondato nel 1863, conta 511 sezioni e 774 fra rifugi e bivacchi. La riduzione di Co2 nell’aria, in tutte le regioni, dovrebbe attestarsi sulle 430 tonnellate all’anno.

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