Alla Technowrapp di Fonzaso la Lean sposa il "su misura"

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Tecnologia, flessibilità e creatività: questi gli ingredienti che hanno dato vita ad un successo imprenditoriale Veneto, la Technowrapp di Fonzaso (Belluno). «Un’impresa così ha senso proprio in Italia – afferma l’ing. Davide Ceccarelli, amministratore di Technowrapp – dove ci sono grandi appassionati di meccanica, una lunga tradizione in questo campo, ma soprattutto persone con grande capacità di adeguarsi, trovando soluzioni ad hoc per ogni contesto. Un valore che non viene espresso dalle aziende di altri paesi, e che tutto il mondo ci riconosce.»

Technowrapp produce e vende impianti avvolgitori, macchine che si pongono come ultima fase di una linea di produzione, avvolgendo il carico pallettizzato con un film estensibile (pellicola trasparente), leggero e resistente al tempo stesso. Lo scopo è il contenimento del pallet, in vista del suo trasporto. L’azienda, che lavora per referenze internazionali come Nestlè, Coca Cola, Pepsi Cola, Unilever, Colgate, Yara, Monsanto, Ikea, opera nei settori alimentare, tissue (rotoloni, carta igienica, tovaglioli di carta), sementi, chimico, farmaceutico, pet food. È presente in tutti i mercati a livello mondiale; il business si genera per il 33% in Italia, per il 10% in Francia, 7% in Inghilterra e Stati Uniti, 6% Polonia, ma l’azienda è rappresentata in 52 Paesi, tra cui Germania, Turchia, Russia, Sud Africa, Australia.

Il successo economico è misurabile in un aumento del fatturato, da 3 milioni 700mila euro nel 2012 a 5 milioni 100mila euro nel 2013 (+38%), ma anche in un aumento dell’efficienza, che ha portato ad un incremento del margine sul fatturato del 19%, in conseguenza dell’adozione dei principi della Lean Organization che hanno trasformato l’intero modus operandi dell’azienda.

Technowrapp inizia nel 2002 l’attività con un marchio proprio, con la progettazione dei primi avvolgitori, dopo un’esperienza come ufficio commerciale esterno per altre aziende del settore. Azienda giovane, con un’età media degli addetti di 32 anni, impiega oggi 36 persone, di cui il 60% sono tecnici ed ingegneri che si dedicano ad assemblaggio, installazione delle macchine, programmazione degli impianti ed assistenza in tutto il mondo.
Negli ultimi anni la scelta è stata quella di assumere personale portando all’interno le competenze in elettronica e programmazione, che prima venivano fornite in outsourcing. Una scelta strategica finalizzata ad arricchire il know-how dell’azienda, assieme al patrimonio di hardware e software.

L’incontro con la Lean

Davide Ceccarelli

Davide Ceccarelli

L’incontro con i consulenti “Lean” avviene nell’autunno 2011, quando l’amministratore di Technowrapp partecipa ad una Master Class organizzata da Reviviscar, società di servizi di Confindustria Belluno Dolomiti, con i consulenti di Gianesin Canepari & Partners. Da lì si concretizza l’interesse per questo metodo rivoluzionario, e la curiosità di verificare i vantaggi che avrebbe apportato al caso specifico di Technowrapp. Come avviene classicamente, anche in Technowrapp la lean è stata introdotta in produzione, nell’autunno 2012, dando i primi frutti già nella primavera dell’anno seguente, quando si è registrato anche un aumento della domanda di prodotto, e con complessità crescenti. «Quando abbiamo deciso di iniziare il cambiamento in direzione “lean” non si era ancora verificata la crescita della domanda – ricorda Ceccarelli. Grazie all’organizzazione e ai nuovi standard di efficienza, oggi possiamo gestire bene questo aumento dell’attività che ha comportato l’espansione del mercato. Al tempo non abbiamo cercato la lean per risolvere un problema, ma solo perché sentivamo che avremmo potuto essere più efficienti; avevamo una visione dell’azienda che ci spingeva a cercare nuovi metodi per migliorare ancora.» La riorganizzazione ha interessato la produzione e progettazione, ma anche la struttura commerciale, nell’ottica di un miglioramento continuo che si estende ad ogni funzione aziendale.

Un progetto lean su misura: non è un controsenso

Le macchine Technowrapp sono sempre realizzate su misura, per una specifica esigenza del cliente. Nessuno degli impianti realizzati ha un gemello. Come si applica qui la Lean, che classicamente lavora su flussi standardizzati?

«Quello di Technowrapp è un caso sui generis di applicazione della Lean – spiega l’ing. Tonino Vettori, consulente GC&P, esperto in “lean transformation” – perché qui la produzione non è standardizzata, ed è sempre su commessa. Nella maggior parte dei casi, la lean si applica infatti ad una linea di produzione in serie. Una sfida che ha richiesto flessibilità anche nell’applicazione di una “dottrina” che può venire applicata, con le dovute personalizzazioni, a diversi tipi di PMI italiane. Questa è la filosofia di GC&P, che adegua i principi dell’organizzazione snella al contesto italiano delle piccole imprese. In Technowrapp riusciamo a gestire la complessità, riducendo il “lead time”, ovvero i tempi di consegna al cliente, che sono di 3 mesi al massimo (dalla progettazione alla consegna). La costruzione di una macchina impegna le risorse per due o tre settimane. Sono tempi bassissimi, che significano grande valore per il cliente. I principi lean sono stati applicati con un buon grado di buonsenso: ad esempio, nel caso specifico il magazzino (classicamente una voce che deve tendere a zero) è necessario che sia presente, anche se ben controllato, perché permette di reagire in tempi brevi alle richieste di un mercato stagionale (gli avvolgitori vanno installati nell’azienda cliente quando le loro attività sono ferme). Stiamo invece facendo un gran lavoro per standardizzare i componenti.»

Miglioramento continuo

In un’ottica di miglioramento continuo, si parte dall’analisi di ciò che può essere migliorato. I dipendenti Technowrapp sono stati chiamati a definire “cinque cose che non vanno in azienda”, inviando un documento all’amministratore.

«Per quanto le cose vadano bene, non è ammissibile pensare che non si possa sempre migliorare, e per questo è fondamentale sentire le opinioni di ciascuno. A tutte le segnalazioni verrà data risposta – garantisce Ceccarelli. Sono emerse proposte molto interessanti, come la necessità di una comunicazione fluida tra i reparti. Per questo, abbiamo iniziato a fare dei gruppi di lavoro, con uno o due rappresentanti per ogni reparto, non i responsabili, ma persone che hanno avuto la delega a partecipare. L’azienda ha il ruolo di creare occasioni e stimoli alla creatività dei singoli, che così possono dare il meglio di sé. Il gruppo si riunisce ogni quindici giorni, o quando se ne sente l’esigenza; le persone si confrontano, si aggiornano, trovano soluzioni. L’abbiamo chiamato “Improved Standard” ed è aperto ad ogni suggerimento di miglioramento. Siamo perfettamente in ottica “Lean”, siamo un gruppo aperto, azienda trasparente tanto all’interno quanto verso i clienti. Quello che vendiamo è tecnologia, assistenza, innovazione. Siamo animati da vera passione, da un senso di appartenenza all’azienda che tutti sentono come propria: non abbiamo dipendenti, ma professionisti che si incaricano del miglior risultato del proprio lavoro.»

Macchine da record

Tutte le realizzazioni Technowrapp ottimizzano il consumo di film, che viene allungato del 340% prima di essere depositato sul pallet (prestiro), permettendo di avvolgere e stabilizzare un pallet con solo 96 grammi di film ogni 10 giri di avvolgimento. L’Avvolgitore Runner Arm conta su ben 2 brevetti ed è la macchina a braccio rotante più veloce al mondo, con 136 pallet/ora.

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