Nuovo modello di business per il calzaturiero del Brenta

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Internazionalizzazione e azioni di sistema, valorizzazione del “bello e ben fatto” e del territorio, competenze manageriali e nuovo spirito imprenditoriale. È un vero e proprio manifesto di rilancio del distretto calzaturiero del Brenta l’accordo firmato tra Fondazione CUOA, ACRIB – Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta e Politecnico Calzaturiero Scarl, con la collaborazione di Confindustria Venezia.

Un nuovo modello di business

L’accordo punta a supportare le aziende di uno dei distretti produttivi più importanti del Nordest nella configurazione di un nuovo modello di business per affrontare in modo innovativo i mercati internazionali.
L’iniziativa muove dalla presa di coscienza del passaggio strutturale in cui sono coinvolte le aziende del comparto.

I numeri del comparto calzaturiero

Globalizzazione, caduta della domanda interna, affermarsi di nuovi competitor, diffusione delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione stanno mettendo in discussione i vecchi paradigmi su cui si è costruita la forza del distretto calzaturiero. Un patrimonio economico-sociale da salvaguardare e rilanciare, che conta 550 aziende, più di 10mila lavoratori, quasi 20 milioni di paia di scarpe prodotte all’anno, 1,65 miliardi di euro di fatturato (il 13% di quello italiano).

Il progetto: internazionalizzazione, reti, nuove strategie

Il progetto di CUOA, ACRIB e Politecnico Calzaturiero Scarl prevede la realizzazione di un piano operativo con al centro il tema dell’internazionalizzazione, da concepirsi al di là del mero export, ma come scelta strategica da ponderare sotto il profilo delle ragioni, dei tempi, della scelta dei mercati e delle modalità d’ingresso, oltre alla comprensione culturale del Paese di riferimento All’internazionalizzazione si lega l’esigenza, in particolare tra le realtà più piccole, di una maggiore collaborazione e istituzione di reti d’impresa per ridurre i costi, integrare i prodotti, i mercati e i servizi, ideando così una comune strategia per risultare più competitivi all’estero.

Verranno proposte nuove iniziative imprenditoriali (possibilità di realizzare attività di ricerca e sviluppo di un prodotto comune, accordi commerciali, associazioni di scopo, accordi di rete, acquisizioni, fusioni), diverse strategie di marketing territoriale per comunicare all’estero il valore “immateriale” del distretto (dalla tradizione artigianale alle eccellenze artistiche del territorio) e di quello che ormai è divenuto un vero e proprio marchio: il prodotto “bello e ben fatto” (BBF). Il tutto con l’individuazione di fabbisogni formativi all’interno delle aziende per mettere in campo competenze adeguate, sia di natura organizzativa e gestionale, sia di natura imprenditoriale.

Il progetto prevede anche il coinvolgimento delle amministrazioni locali e dell’amministrazione regionale, il contributo delle istituzioni culturali e del sistema bancario e finanziario. L’obiettivo è costruire una nuova identità del distretto calzaturiero del Brenta, a vantaggio non solo delle imprese, ma anche dell’intero territorio attraverso la messa a sistema degli asset impresa-cultura-turismo.

Caldiera: progetto ambizioso per creare una nuova mentalità

«Il progetto definito con ACRIB e Politecnico Calzaturiero Scarl è ambizioso, perché richiede la capacità di guidare un distretto che ha fatto la storia del manifatturiero del Nordest all’adozione di nuovi modelli di business, direi di una nuova mentalità per riuscire ad affrontare con successo le sfide attuali», spiega Giuseppe Caldiera, Direttore Generale della Fondazione CUOA. «La nostra business school, che da oltre cinquant’anni forma la classe manageriale del Nordest, metterà a disposizione le sue competenze – dal marketing all’internazionalizzazione, dalle ICT alla gestione d’impresa – nei diversi campi in cui le aziende del calzaturificio del Brenta richiedano supporto per ripensare le loro strategie competitive».

Badon: la crisi come incredibile occasione di cambiamento

«La crisi senza precedenti che il mondo sta conoscendo e dalla quale anche noi non siamo immuni – ha affermato Siro Badon Presidente Acrib – sta diventando un’incredibile occasione di cambiamento. Abbiamo riorganizzato il Politecnico Calzaturiero adeguando il suo Piano Industriale agli scenari che il settore si trova di fronte per il prossimo decennio. Si tratta di un piano che ci permetterà di crescere e presidiare molte più aree rispetto al passato. Lo faremo alleandoci con i più qualificati soggetti e in questo contesto si inserisce l’accordo con il Cuoa, la migliore business school del Nordest».

Zoppas: vitale la sinergia tra cultura ed impresa

«Non posso che felicitarmi per l’accordo di collaborazione siglato oggi da Acrib e da Politecnico Calzaturiero, in rappresentanza di uno dei maggiori poli produttivi del nostro territorio, e da un grande centro di conoscenza e sapere imprenditoriale quale è la Fondazione CUOA», ha dichiarato Matteo Zoppas, Presidente di Confindustria Venezia. «La sinergia tra la cultura e l’impresa, il saper fare e il sapere manageriale, è vitale per rilanciare le nostre eccellenze industriali sui mercati internazionali, riposizionando i territori di riferimento anche dal punto di vista culturale e turistico».

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