Vendemmia, in Veneto si prevede un raccolto in crescita

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Nel Veneto è attesa una buona vendemmia, per qualità e quantità. Così si sono espressi gli esperti convocati da Veneto Agricoltura a Legnaro (PD) per le tradizionali ˜Previsioni Vendemmiali“, giunte il 4 settembre 2013 alla 35ˆ edizione.

Uva: la bianca aumenta del 5-10%, invariata la nera

Per le uve bianche la produzione 2013 dovrebbe attestarsi attorno al 5-10% in più rispetto allo scorso anno, mentre per le uve nere la quantità dovrebbe rimanere invariata. Il dato è senz’altro positivo se si considera com’era partita la stagione caratterizzata, fino quasi alla fine di giugno, da abbondanti precipitazioni e basse temperature che avevano creato forti preoccupazioni per vari problemi di ordine sanitario nei vigneti. Con l’arrivo del caldo estivo (ultima decade di giugno) la situazione si è fortunatamente raddrizzata, trascinando però fino alla vendemmia un ritardo nella maturazione delle uve di 10-15 giorni rispetto al 2012.

La produzione di uva provincia per provincia

Nel Veneto la produzione, sotto il profilo quantitativo, si presenta a macchia di leopardo, con incrementi e cali delle rese rispetto allo scorso. Vediamo le aree.

  • Verona attende un incremento delle uve Chardonnay (+5%), Garganega (+0-5%), Corvinone (+5/10%), Merlot (+5%), mentre un calo dovrebbe interessare le uve della varietà Corvina (-5%) e Rondinella (-15/20%).
  • A Treviso è previsto un leggero incremento quantitativo delle uve bianche (+3/4%), mentre la produzione di uve nere dovrebbe rimanere invariata. Per la Glera (Prosecco) l’aumento dovrebbe raggiungere addirittura il +5/10% e per lo Chardonnay il +5%. Per il Merlot la produzione dovrebbe rimanere invariata. Ricordiamo che nel 2012 le due province di Treviso e Verona da sole avevano prodotto oltre 8 milioni e 400 mila quintali di uva, i¾ della produzione complessiva nel Veneto.
  • Nel territorio di Venezia la produzione è prevista in calo (-5/10%) con Merlot, Glera e Chardonnay annunciate attorno al -5%.
  • A Rovigo si prevedono cali ancora più consistenti, fino al -20/-30%, dovuti a importanti estirpi e forti grandinate registrate nelle scorse settimane.
  • In provincia di Vicenza sono invece previsti incrementi da record (+10/15%) e questo vale sia per il Merlot e la Glera (+15%) che per lo Chardonnay (+10%).
  • Bene anche Padova: tra i Colli Euganei e il resto del territorio provinciale l’incremento dovrebbe attestarsi attorno al +10/12%.
  • A Belluno si dovrebbe raggiungere una produzione di circa 6.000 quintali di uva, un dato quasi irrilevante nel contesto regionale ma senz’altro di grande interesse per il costante incremento che si sta registrando anno dopo anno.

Non solo Nordest: il trend nelle altre regioni vitivinicole

Veneto Agricoltura, ha fatto il punto anche sull’andamento della vendemmia nelle altre regioni del Triveneto e nelle principali aree vitivinicole italiane. In Trentino, si attende un incremento del 15-20% per le uve bianche, mentre per le uve a bacca nera i quantitativi non dovrebbero scostarsi da quelli dello scorso anno.

In provincia di Bolzano l’incremento dovrebbe attestarsi attorno al 5-10% e più in dettaglio: Schiava e Lagrein +5%, Merlot, Pinot Nero e Pinot Bianco +10%, Cabernet, Pinot Grigio, Chardonnay, Müller Thurgau e Sauvignon Blanc +15%, Traminer aromatico +20%.

In Friuli-Venezia Giulia il calo è stimato attorno al 5-10%. Anche nelle altre regioni italiane la vendemmia è un po’ in ritardo ma si annuncia interessante, soprattutto sotto il profilo qualitativo.

Infine, forti preoccupazioni arrivano dalla Francia, in particolare dall’area del Bordeaux, dove pesanti grandinate hanno inciso sulle rese. In Spagna è attesa invece una buona vendemmia, anche qui in leggero ritardo.

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