Un unico confidi per tutte le Confindustrie del Veneto

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Agevolare l’accesso al credito delle aziende associate per dare nuovo slancio al tessuto produttivo. È l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato da Confindustria Padova e Neafidi, confidi vigilato già presente nelle province di Belluno, Pordenone, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. L’accordo, firmato dai presidenti di Confindustria Padova, Massimo Pavin e di Neafidi, Antonio Favrin, completa di fatto e perfeziona il processo di integrazione del sistema confindustriale veneto in un unico Confidi, ed è volto a rafforzarne il ruolo attuale e strategico di supporto alle piccole e medie imprese per un più agevole accesso al credito.

Garanzie su linee di credito a breve e medio termine

Grazie all’accordo, saranno offerti alle aziende associate informazione aggiornata sulle opportunità finanziarie e gli incentivi disponibili, strumenti operativi e di consulenza ed analisi finanziaria, per definire strategie di sviluppo e investimento e individuare le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze di liquidità. Le Pmi associate potranno ottenere garanzie su linee di credito a breve e medio termine, per il circolante e gli investimenti, capitalizzazione, ricerca e riequilibrio finanziario. Per assicurare prossimità al territorio e tempestività delle risposte, uno sportello Neafidi è già operativo nella sede di Confindustria Padova, all’interno dell’Area credito e finanza. Neafidi conta attualmente su quasi 5.000 PMI socie, su un patrimonio di 70 milioni di euro e un volume di garanzie in essere di oltre 250 milioni (dati al 31.12.2012) pari a 400 milioni di finanziamenti.

Pavin: «Integrazione del sistema confindustriale veneto in un unico Confidi»

«L’accordo completa il processo di integrazione di tutto il sistema confindustriale veneto in un unico Confidi – dichiara Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova -. Si tratta di un passo significativo e di un segnale forte alle imprese e al mondo del credito, su un tema decisivo per la crescita. L’economia reale non può crescere se non è finanziata. Serve uno shock che rilanci la fiducia, uno sforzo congiunto di governo, banche e imprese per spezzare la spirale negativa credit crunch-recessione, accentuata nella prima metà del 2013, e far affluire liquidità alle imprese che producono, rischiano, innovano. Lo Stato e le banche garantiscano più credito e la crescita ripartirà».

Ravagnan: «Più forza negoziale con le banche»

«In questo i Confidi giocano un ruolo importante – aggiunge Mario Ravagnan, delegato Confindustria Padova per il credito e la finanza -. Per questo è forte la soddisfazione per un accordo che offre alle imprese padovane più forza negoziale con le banche e la qualità consulenziale di un partner che le affianchi per migliorare e innovare la gestione finanziaria».

Favrin: «Un messaggio di fiducia per l’economia del territorio»

«Dobbiamo essere ancora più a contatto con le imprese, per sfruttare, nel rapporto con le banche, tutte quelle informazioni che consentono di coglierne i punti di forza e la capacità di stare sul mercato. Il nostro Confidi – ricorda Antonio Favrin, presidente di Neafidi – supporta ogni anno, anche grazie all’intervento della Regione e delle Camere di Commercio, migliaia di imprenditori, tanto per fabbisogni di liquidità quanto per programmi di investimento, quanto, soprattutto in questo periodo, per interventi straordinari come le moratorie o i consolidamenti. È un piccolo tassello nel mondo della finanza, ma vuole rappresentare un sostegno concreto e un messaggio di fiducia per l’economia del territorio».

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