I giovani agricoltori veneti sul Web per crescere

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Duemila giovani agricoltori veneti si affacciano sul web grazie a una nuova piattaforma messa a punto dalla Regione.  La “comunità della zappa” entra nella rete per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per incidere sul sistema economico. Il “tesoretto” dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografia agroalimentare nazionale, per numeri e qualità,  si presenta ufficialmente all’opinione pubblica all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita.

Immediato il plauso di Coldiretti all’iniziativa – in partenza il 19 dicembre – che segue un patto siglato dai stessi giovani aderenti dell’associazione con l’assessore all’agricoltura Franco Manzato. E la voglia di rete è evidente nelle storie di tanti giovani che hanno scelto di fare del “campo” la propria attività.

Davide e Daniela, pastori erranti dell’Alpago, usano il pc per avere informazioni tecniche; Stefano, viticoltore della Valpolicella, vende su Internet le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, mentre Sara, allevatrice di Cortina, si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda. Intanto, il neo pescatore Gabriele, del Cavallino, programma online le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che, arrivato a Chioggia dal Bangladesh, coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.

Sono solo alcuni esempi, che si moltiplicano ogni giorno e che  grazie ad una piattaforma informatica messa a punto dalla Regione  potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola.

In campo, è proprio il caso di dirlo, c’è la scommessa di un futuro in agricoltura che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, difficoltà di accesso al credito, necessità di nozioni finanziarie, ma anche di scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche.

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